domenica, settembre 26, 2010
Running in the rain: la Maratona di Berlino
Si è appena conclusa la parte agonistica della Maratona di Berlino, giunta alla trentasettesima edizione, con la vittoria del keniano Patrik Macao (già vincitore a Rotterdam) con uno sprint finale sul connazionale Geoffrey Mutai sotto la Porta di Brandeburgo. Ma la corsa continua per tutti gli altri maratoneti, i professionisti che sfilano in questi secondi sotto la linea del traguardo e le migliaia di amatori che poi rappresentano il vero sale del circuito delle maratone cittadine. Quest'anno corrono tutti sotto una pioggia battente, tra banchi di nebbia e freddo autunnale (temperature fra i 9 e gli 11 gradi, a seconda dei quartieri). Per la scarsa visibilità, oggi siamo stati risparmiati dai consueti ronzii degli elicotteri, che non si sono potuti alzare in volo. Ma a giudicare dall'atmosfera che da due giorni i partecipanti hanno portato a Berlino, il maltempo non pregiudica l'entusiasmo. Anzi, meglio il freddo - mi ha detto un'amica italiana che in questo momento sta correndo per le strade della città - perché con il caldo le energie vanno via prima. L'anno scorso si era corso sotto un sole splendente, quest'anno è stata accontentata: la cima della torre di Alexanderplatz è completamente avvolta da nuvole basse. Qui una prima selezione di immagini dal Berliner Morgenpost.