venerdì, febbraio 25, 2011

Il buono e il cattivo ambasciatore

Per lungo tempo è stato considerato quasi inadatto a ricoprire il ruolo di ministro degli Esteri della Germania. Ma ieri Guido Westerwelle si è goduto un bagno di folla nella piazza Tahrir del Cairo, acclamato dagli egiziani come non accadeva a un ministro degli Esteri tedesco dai tempi di Genscher a Praga. Invece Klaus Wowereit è l'amato sindaco di Berlino, uno degli artefici della trasformazione dell'ex città divisa dal Muro in capitale più trasgressiva d'Europa. Anche lui è da oggi impegnato in una missione diplomatica. Ma le atmosfere che accompagneranno la sua visita sono del tutto diverse. Wowereit va in Arabia Saudita per stringere accordi economici con una dittatura. Una cattiva abitudine, che in questi giorni di rivoluzioni nei paesi arabi suona come una beffa. Articolo su Lettera 43.

mercoledì, febbraio 23, 2011

Rivolte diverse, mezzi (Internet) unici

È la rivolta dei nuovi media e soprattutto quella dei telefonini, quella che sta divampando in molti Paesi arabi. L’Handelsblatt ha analizzato le armi dei moderni rivoluzionari scesi nelle piazze di Tunisia, Egitto, Algeria, Libia e Bahrein, per capire come sia potuto accadere che in nazioni dove il possesso di computer con accesso a internet sia limitato, la rete telematica abbia potuto rappresentare il principale terreno di incontro delle aspirazioni di libertà delle giovani generazioni [... continua su Lettera 43].

martedì, febbraio 22, 2011

La lunga marcia della Polonia (reloaded)

Per chi se lo fosse perso qualche mese fa, il reportage dalla Polonia pubblicato sulla Stampa. Ora su East Side Report, nella sua versione estesa.

Mario Draghi alla campagna di Germania

Può un candidato proveniente da un Paese noto per il disordine dei suoi conti pubblici diventare presidente della Banca centrale europea? Se lo è chiesto lo Spiegel, riassumendo tutti i dubbi che su Mario Draghi serpeggiano in Germania, tra i politici e l’opinione pubblica. Ma il ritratto del governatore italiano che emerge dal lungo articolo è decisamente positivo, un uomo serio e rigoroso, gentile ma deciso, riservato e poco amante della mondanità. "Mister Euro made in Italy" su Lettera 43.

lunedì, febbraio 21, 2011

La lezione di Amburgo

Il risultato elettorale di Amburgo può apparire clamoroso a coloro che seguono distrattamente le vicende tedesche. E può far trarre conclusioni a livello nazionale, che sarebbe invece opportuno evitare. Articolo su Lettera 43.

domenica, febbraio 20, 2011

Se il politico guadagna più del manager

Finora si è pensato che, in Germania, i manager delle imprese private guadagnassero di più dei politici eletti in Parlamento. Invece, uno studio realizzato dall’Istituto sul futuro del lavoro (Institut zur Zukunft der Arbeit, Iza) ha ribaltato questo luogo comune. Articolo su Lettera 43.

sabato, febbraio 19, 2011

Zu Guttenberg alla prova più difficile

Domina ancora le prime pagine dei giornali il caso della tesi di dottorato di zu Guttenberg. E non poteva essere altrimenti, trattandosi del politico più popolare di Germania. Dopo le accuse di plagio erano attese le sue reazioni, anche per valutare le sue capacità di tenuta di fronte al presunto scandalo che potrebbe comprometterne la sua giovane e già brillante carriera. La prima mossa con i giornalisti, però, non è stata felice: ha dimostrato il nervosismo del ministro e ha fatto riesplodere le polemiche, invece di sopirle. Articolo su Lettera 43. Nel frattempo, il Berliner Morgenpost pubblica un primo sondaggio, secondo il quale due terzi degli elettori è contrario alle sue dimissioni. Siamo di fronte a uno scandalo alla tedesca o a una bolla mediatica?

Contributi video.

La dichiarazione del ministro di fronte a un selezionato gruppo di giornalisti:



La conferenza stampa nella sala della Bundespressekonferenz, con le proteste dei giornalisti:

venerdì, febbraio 18, 2011

È l'economia, stupidi!

Per arrivare a una vera svolta, le rivolte in Nord Africa non dovranno cambiare solo il volto istituzionale dei Paesi in cui avvengono, ma anche quello economico. È quanto sostiene Annegret Bendiek, studiosa della Stiftung Wissenschaft und Politik, fondazione di scienza politica di Berlino, che in articolo per il Tagesspiegel, ha capovolto il punto di vista prevalente nelle cancellerie europee, offrendo spunti utili al dibattito anche negli altri Paesi dell’Unione. Richiedere democrazia non basta. L'Europa deve aprire i propri mercati alle merci e agli uomini della sponda sud del Mediterraneo. Articolo su Lettera 43.

giovedì, febbraio 17, 2011

La farina del sacco di zu Guttenberg

L'accusa di aver ripreso per la tesi di dottorato diversi contributi esterni, riportandoli di pari passo senza citarne direttamente le fonti, potrebbe costare la carriera politica al ministro più amato dai tedeschi. Karl-Theodor zu Guttenberg è nei guai, i punti contestati sono tanti e ora il suo lavoro sarà sottoposto all'esame di un difensore civico nominato dall'Università di Bayreuth. Articolo su Lettera 43.

Berlinale. Il sabato qualunque di Chernobyl

Valerij cammina affannato nella notte radioattiva di Chernobyl. Capisce che qualcosa è successo, non sa bene cosa, ma nessuno sembra preoccuparsene. Non al comitato del partito, dove i dirigenti discutono accanitamente ma non mostrano al compagno Valerij alcuna angoscia. È la notte che porta al 26 aprile, anno di grazia 1986, la notte di Pripyat e del disastro nucleare più grave di sempre. Ma nel paesino di Valerij non accade nulla [... continua su East Side Report].

mercoledì, febbraio 16, 2011

Cinquantadue


Il Berlinale Palast sulla Marlene-Dietrich-Platz. © plm

Guida sommaria alla Berlinale

Tutto (o quasi) quello che c'è da vedere quest'anno alla Berlinale. Su East Side Report.

Il nuovo capo della Bundesbank ha 42 anni

Il dettaglio più sorprendente sta nella sua carta d’identità. Data di nascita: 20 aprile 1968. Jens Weidmann, l’uomo che Angela Merkel ha spedito alla guida della banca centrale più importante d’Europa, la Bundesbank, compirà fra due mesi 43 anni. E proprio in quei giorni festeggerà insieme compleanno e nuovo ruolo, sostituendo il dimissionario Axel Weber, suo grande mentore e professore di Economia ai tempi dell’Università di Bonn [... continua su Lettera 43].

lunedì, febbraio 07, 2011

Camusso inaccettabile, Brunetta invisibile

Breve salto in Italia, per la foto inserita dall'Ansa a corredo della notizia. Fate in fretta, perché prima o poi la toglieranno o alzeranno l'inquadratura.

Bionade? Nein, danke

Tempi cupi per la piccola azienda bavarese che produce la Bionade, una bevanda che negli ultimi anni è diventata un cult per i giovani tedeschi, al punto da soppiantare quasi l'egemonia della "storica" Coca Cola. Ora però qualcosa sta andando per il verso sbagliato. Le ultime mosse dell'azienda tradiscono la consolidata clientela "alternativa". Articolo su Lettera 43.

domenica, febbraio 06, 2011

Cinquantuno


Un pezzo del Muro di Berlino autografato da Ronald Reagan. © plm

«Mr. Gorbachev, tear down this Wall!»

Nei giorni in cui la Germania ha celebrato il ventennale della riunificazione, un frammento di Ronald Reagan è tornato a Berlino. A pochi passi dalla porta di Brandeburgo, dove il 12 giugno 1987 pronunciò il discorso che anticipò di due anni la caduta del Muro, la libreria Dussmann ha esposto all’ultimo piano, quello della saggistica, un pezzo del vecchio “vallo antifascista”. Non uno qualsiasi ma il pezzo che il presidente americano autografò qualche anno più tardi, dopo averci scritto la frase che tutti ricordano, «Mr. Gorbachev, tear down this Wall!» [... continua su East Side Report].

Berlino in cerca di una Ronald-Reagan-Straße

Nel complesso rapporto che lega Berlino alla propria storia, fa caso a sé quello che la città ha con uno dei protagonisti che più di tutti ha inciso, e in positivo, sulle sue vicende. Oggi si celebrano i 100 anni dalla nascita di Ronald Reagan. Sotto le colonne della Porta di Brandeburgo ancora riecheggiano le parole che il presidente americano pronunciò durante la visita del 12 giugno 1987: «Mister Gorbachev, tiri giù questo Muro». Sembrava un azzardo, poco più di due anni dopo accadde per davvero [... continua su East Side Report].

Esilio tedesco per Mubarak?

Mubarak esiliato in Germania? Alla clamorosa ipotesi, che potrebbe sbloccare l’impasse egiziana, starebbe lavorando il governo americano. L’indiscrezione piomba nella sala della Conferenza internazionale sulla sicurezza di Monaco di Baviera, dove leader mondiali, diplomatici russi e il segretario dell’Onu stanno discutendo degli equilibri globali del futuro. Ma il futuro è oggi e l’Egitto monopolizza gli interventi pubblici e i colloqui dietro le quinte. Come quello di Angela Merkel, che equipara il 2011 del Cairo al 1989 di Berlino Est e offre consigli ai manifestanti. Articolo su Lettera 43.

sabato, febbraio 05, 2011

150 teologi tedeschi contro il celibato

Dopo l’appello di un gruppo di autorevoli cattolici della Cdu e le rivelazioni pubblicate dalla Süddeutsche Zeitung sulle posizioni del giovane Joseph Ratzinger, si intensifica da parte della comunità laica di lingua tedesca la pressione sulla chiesa cattolica per l’abbandono dell’obbligo di celibato per i sacerdoti [... continua su Lettera 43].

venerdì, febbraio 04, 2011

I tedeschi scoprono il consumo di qualità

Cresce il mercato interno in Germania. Lo sottolinea lo Spiegel, commentando i dati forniti da Gfk, una delle più autorevoli istituto di ricerca. «Per l’anno in corso», si legge nel settimanale, «i ricercatori della Gfk prevedono una crescita dei consumi in Germania dell’1,5%, tre volte superiore a quella del 2010, considerato da tutti l’anno della svolta dopo la crisi finanziaria globale.Articolo su Lettera 43.

giovedì, febbraio 03, 2011

L'Egitto e la Realeconomik di Berlino

I puristi della lingua tedesca perdoneranno la forzatura del titolo, ma potranno leggersi l'articolo su come il governo di Berlino sta seguendo le vicende del Cairo, con un occhio particolare ai contratti d'affari che legano la Germania all'Egitto. Su Lettera 43.

mercoledì, febbraio 02, 2011

Merkel in Israele, camminando sulle uova

Le retrovie di un conflitto sono, a volte, le aree più fragili. In Israele, le ondate oceaniche che stanno scuotendo il regime egiziano vengono seguite minuto per minuto, con crescente preoccupazione, e in questo clima di apprensione è arrivata la cancelliera Angela Merkel per una visita ufficiale di due giorni [... continua su Lettera 43].

martedì, febbraio 01, 2011

Se il caffè diventa oro nero

Tempi duri per gli appassionati di caffè. Secondo le indiscrezioni che ha pubblicato il Financial Times Deutschland, «le piogge abbondanti che hanno colpito nei mesi scorsi l’Asia e parte del Sudamerica hanno pregiudicato buona parte dei raccolti e reso difficili i trasporti del prezioso chicco» [... continua su Lettera 43].