mercoledì, dicembre 29, 2010

Reportage. Il ponte delle spie, tra Berlino e Potsdam

Quando non c’era Wikileaks, internet era ancora un vago progetto nella mente dei militari americani e, soprattutto, lo spionaggio era un’arte avventurosa e pericolosissima, il grande gioco dei servizi tedeschi si svolgeva all’ombra degli archi di ferro verdi del Glienicker Brücke, il ponte sul fiume Havel che collega Potsdam a Berlino. Erano i tempi della Guerra Fredda e delle due superpotenze, delle divisioni ideologiche e della competizione fra due mondi, due sistemi politici, due economie. Era necessario spiarsi, carpirsi i segreti, anticipare le mosse. E non c’era posto migliore di Berlino, sdoppiata in due avamposti militari, est contro ovest, divisa da un Muro invalicabile per tutti ma non per uomini scaltri, titolari di cammuffati salvacondotti diplomatici [... continua su Lettera 43]