mercoledì, gennaio 11, 2006

Stadi mondiali insicuri, polemica in Germania

Stiftung Warentest è la principale associazione di consumatori della Germania. Da qualche giorno sta seminando il panico fra gli appassionati di calcio del paese, fra gli organizzatori dei Mondiali 2006 e fra tutti coloro che hanno a cuore l'onore organizzativo teutonico. L'accusa è clamorosa: gli stadi che ospiteranno le partite del mondiale non sono sicuri. Non tutti in realtà, solo quattro. Ma fra questi c'è l'Olympiastadion di Berlino, l'antico stadio del führer, la cui ristrutturazione (per altro bellissima) è costata 242 milioni di euro e che ospiterà la finalissima di luglio. Gli altri stadi sotto accusa sono quello di Gelsenkirchen (il fiore all'occhiello della squadra dello Schalke 04), Kaiserslautern e Lipsia.

La stampa si è gettata a capofitto sulla vicenda, suscitando l'irritazione del comitato organizzatore che pretende maggiore prudenza da parte degli organi di informazione, i quali rischierebbero di fare da cassa di risonanza di associazioni in cerca di pubblicità. E però la polemica è partita e si sta facendo furiosa. Il capo dell'organizzazione, il mito del calcio tedesco Franz Beckenbauer, ha ironizzato contro la Warentest, accusandola di essere in grado di valutare la qualità delle creme da cucina, dell'olio d'oliva e di altre amenità da supermercato, ma di non avere i mezzi per giudicare l'efficienza degli impianti sportivi. E mentre la commissione sportiva del Parlamento chiede agli organizzatori di organizzare una tavola rotonda per dissipare i dubbi, il ministro degli Interni Schäuble critica l'isteria dilagante.

Ad una prima lettura le contestazioni della Warentest appaiono generiche. A Berlino, ad esempio, in caso di panico gli spettatori non avrebbero uscite di tale larghezza da impedirne rischi anche mortali. Ma questo, come si sa, non è tecnicamente possibile in alcuno stadio del mondo, neppure in uno nuovissimo come quello di Gelsenkirchen. Insomma fa bene il Tagesspiegel ad ammonire contro i "rovinatori del gioco", gli Spielverderber. Ma i tabloid tedeschi non sembrano voler essere da meno di quelli inglesi e montano la panna della polemica campanilistica. Il Berliner Kurier non ha dubbi: dietro la Warentest ci sarebbe la potente lobby di Monaco di Baviera, la cui Allianz Arena (stupenda, chi ha visto in tv le partite del Bayern o del Monaco 1861 può capire) è considerata sicurissima: "I bavaresi vogliono rubarci la finalissima!". Certo il sito on line dell'Allianz Arena mette in bella mostra il bollino blù ricevuto dalla Warentest. Insomma prima di Germania-Brasile, toccherà assistere all'ennesimo derby Monaco-Berlino.