mercoledì, gennaio 11, 2006

Moralmente inferiori

Devono avere una visione talmente distorta del mercato, che adesso vorrebbero spacciarci che essere diventati pro-mercato significa inzuppare le mani nel malaffare nazionale. Buffi personaggi questi che gravitano attorno alla sinistra post-diessina. Diciamola tutta: da quando sono lentamente finiti i finanziamenti dall'Unione Sovietica, sono cominciate le telefonate per informarsi come andavano le cose da certe parti. Il problema, per i moralmente inferiori, è che pensavano che tutto il male fosse dalla parte del Berlusca. Al quale, da questo blog, non abbiamo risparmiato critiche anche feroci. L'unica attenuante (sia detto tra virgolette) era che il Berlusca non era (e non è) un politico ma un uomo che rientra a pieno titolo nell'anomalia italica di un paese che ha visto spazzata via la maggioranza della sua classe politica tutta d'un colpo, come non è accaduto né in Francia né in Germania, dove pure gli scandali politici avrebbero potuto creare un vuoto come quello post-tangentopoli. Questa attenuante, i Fassino e i D'Alema non ce l'hanno. Loro sono nati e cresciuti non nel mondo degli affari ma in quello della politica, del senso dello Stato, del rispetto delle istituzioni... sì, come no!