sabato, novembre 12, 2005

Arrivano i neo-com

Firenze, Palazzo Vecchio, 11 novembre, ore 9.00. Tavola rotonda sul tema "La politica di Europa e Stati Uniti di fronte alle sfide della globalizzazione" promossa dalla Commissione Consiliare Cultura. Hanno partecipato tra gli altri: Robert Kagan, commentatore politico e studioso, membro del Council on Foreign Relations; Michael A. Ledeen, studioso di politica internazionale presso l'American Enterprise Institute; Richard Perle, consigliere politico del Presidente USA, presiede la Foundation for the Defence of Democracies; Massimo D'Alema, europarlamentare Ds, presidente della Fondazione Italianieuropei.

E' la strategia di riavvicinamento tra il mondo intellettuale e politico che ruota attorno all'amministrazione americana e i Ds? Ne parlava quasi due settimane fa Andrea Di Robilant su La Stampa, raccontando dei movimenti diplomatici all'interno dell'ambasciata americana a Roma (la cui regia sarebbe da addebitare a Condoleezza Rice) per riallacciare rapporti con coloro che vengono indicati come i più probabili nuovi governanti del paese. Messe assieme all'intervista rilasciata a Mastrolilli da Michael A. Ledeen sull'affidabilità del governo D'Alema nella guerra del Kossovo, sorge una domanda: con D'Alema e Fassino è arrivata l'era dei neo-com, i comunisti convertiti?