mercoledì, aprile 14, 2010

Ma la Polonia in lacrime non teme il vuoto politico

Varsavia. Il presidente Lech Kaczynski fotografato durante la parata del 3 maggio dello scorso anno - © walkingclass

Prima che lo schianto del Turpolev presidenziale a mille passi dalla pista dell’aeroporto di Smolensk gli spegnesse la vita, la stagione politica di Lech Kaczynski appariva ormai destinata al tramonto. Il tentativo disperato di atterrare in mezzo alla nebbia per raggiungere in tempo la cerimonia commemorativa dei settant’anni dalla strage di Katyn segnala non solo, come hanno ricordato in tanti, il lato tragico delle coincidenze della storia polacca, ma anche l’umano proposito del leader in declino di restare aggrappato alla contemporaneità che gli stava sfuggendo [... continua su East Side Report].