lunedì, settembre 15, 2008

Come è possibile?

«Come è possibile — continua a chiedersi — che un padre e un figlio commettano un omicidio insieme? Il figlio che insulta, suo padre accanto a lui che picchia. E uccidono un ragazzo di 19 anni. Non è concepibile». Sono le parole di Bara Aminata, la mamma di Abdul William Guibre, il ragazzo italiano originario del Burkina Faso ucciso a bastonate ieri a Milano. Perché, al di là del furto dei biscotti, vero o falso, al di là del razzismo, certo o presunto, al di là di tutto, che padre e che figlio sono quei due? E che Italia rappresentano, quel padre e quel figlio? «Non siamo assolutamente razzisti» hanno appena fatto sapere i due assassini per bocca del loro avvocato. E allora? Possibile, davvero, che neppure ora si rendano conto della crudeltà che ha invaso le loro vite? «L'avremmo fatto lo stesso, anche se fosse stato bianco». Che facciamo, adesso, li assolviamo?

E a Torino ne succede un'altra: gli danno fuoco nell'auto dopo un litigio. Nessun meticciato di mezzo, né bianchi né neri. Solo imbecilli. E crudeli- Ma che succede? Come è possibile? O forse succede sempre, semplicemente che qualche volta le notizie si incatenano e bisognerebbe semplicemente guardare da un'altra parte (sperando che non capiti mai a noi)?