venerdì, dicembre 01, 2006

Quando è troppo è troppo: il caso Ikea

Tra le varie stronzate lette e sentite negli ultimi tempi, non pensavo che qualcuna avrebbe superato la stolida querelle sollevata dalla bella Elisabetta Gardini sul terzo cesso da costrire a Montecitorio per ospitare le sedute meno onorevoli di Vladimir Luxuria. E invece, prima della fine dell'anno, è arrivato l'Oscar all'idiozia. Autori, per di più, due vecchie conoscenze delle quali taccio il nome per carità di patria e mia. L'idea di boicottare Ikea perché non mette sui suoi scaffali il presepe di Natale, offendendo così (sostengono i due) la religione cristiana, è una di quelle cose per le quali ci si può vergognare di aver firmato in passato appelli e manifesti. Io, modestamente, mi vergogno. God save Ikea.