sabato, maggio 29, 2010

Lena e le altre. Geopolitica dell'Eurovision

La piena transita in queste ore sotto i ponti di Francoforte sull'Oder, la Merkel non riesce a uscire dall'angolo in cui s'è ficcata, il Nordreno Vestfalia non trova la quadratura del cerchio di un nuovo governo, due sfessati sedicenni uccidono per noia un senzatetto in un paesino della Bassa Sassonia, la nazionale prova a sostituire il carisma dell'infortunato Ballack con la diligenza del soldatino Lahm, l'I-Pad è tutto esaurito dopo il primo giorno di vendite (alla faccia della crisi), il tempo (meteorologicamente parlando) regala una piccola pausa primaverile. Storie di un ordinario sabato tedesco. Che ordinario non è. Difficile spiegarlo ai lettori italiani, che l'Eurovision Song Contest manco sanno cosa sia. Ma questa sera, milioni e milioni di tedeschi resteranno incollati alla televisione per seguire la serata finale della canzone europea con la speranza (per molti la certezza) che la candidata di casa, l'ormai onnipresente Lena Meyer-Landrut, riporterà il titolo in Germania dopo anni di magre figure [... continua su East Side Report, con i video di alcune delle canzoni favorite].