domenica, dicembre 12, 2004

Eastern Ghosts - Kiev, Bucarest, Minsk

UCRAINA
Fantasmi di totalitarismo orientali, fantasmi di un post-comunismo che, nelle vicinanze di Mosca, si tinge ancora di sovietismo. Dopo le reiterate accuse dei medici austriaci che hanno in cura il leader dell'opposizione ucraina Victor Yushenko, a Kiev si riaprono i dossier investigativi per scoprire chi ha deciso di avvelenare con la diossina l'uomo che promette di chiudere un'epoca. Ma c'è voluta la robusta rivolta popolare contro i brogli elettorali per aprire una nuova stagione in Ucraina [da BBC].

ROMANIA
Più che di fantasmi, nella terra dei transilvani (che poi un tempo erano ungheresi, ma lasciamo perdere che la questione è delicata e provoca suscettibilità) è più opportuno parlare di Dracula. E di Ioan Iliescu, il padre della nuova repubblica, che esce dalla scena politica dopo aver traghettato il suo paese nel decennio post-comunista. Ma poco si parla del suo ruolo ambiguo nel putsch che a Natale del 1989 tolse di mezzo il vecchio satrapo Nicolae Ceausescu. Il delfino di Iliescu, Adrian Nastase, s'avvia a vincere il secondo turno di ballottaggio, inseguito dalle accuse di brogli elettorali del suo contendente Trian Basescu, sindaco di Bucarest e colorito leader del centrodestra [l'ultimo dibattito televisivo nel resoconto di Nine o' Clock, le notizie del giorno sull'andamento del voto da BBC]. Più che i brogli, in Romania, può il forte controllo che il partito al governo esercita su tutti i livelli della burocrazia. Sprazzi di occidente si aprono qua e là: Bruxelles ha aiutato Nastase annunciando prima del voto di oggi l'ok all'ingresso del paese (e della Bulgaria) nell'Unione Europea il 1° gennaio 2007 [Link]. Intanto, l'Italia che sorvola agevolmente sui diritti civili in Cina, ha già abbracciato Nastase. Questo articolo dell'"istituzionale" Ansa, dalle parti mie, si chiama marchetta [Link].

BIELORUSSIA
Oggi l'Ucraina, domani la Bielorussia. Questo era uno degli slogan lanciati nei giorni della protesta per le strade di Kiev. Sarebbe un bell'auspicio. Chissà se negli accordi Usa-Urss... pardon Usa-Russia dei giorni scorsi vi fosse qualche protocollo segreto sulla Bielorussia. Intanto in Ucraina si spera. E qualcuno spera anche a Minsk [Link].