lunedì, novembre 29, 2004

Ucraina - Le notizie della mattinata

Il ricatto della secessione.
Viktor Yushchenko’s National Salvation Front is demanding that criminal charges be immediately brought against the heads of the regional governments who are calling for eastern Ukrainian separatism [Interfax-Ucraine]. Inoltre l'opposizione chiede che il presidente della Repubblica, Leonid Kuchma, destituisca il primo ministro Viktor Yanukovich, il candidato filo-russo beneficiario dei brogli elettorali, che sta sobillando i dirigenti delle regioni orientali nella minaccia di secedere se i risultati (e i brogli) non verranno convalidati [Wclass]. Le zone russificate dell'est del paese - dove serpeggiano tentazioni secessioniste - discutono su come far fronte alla prospettiva che alla fine la vittoria vada al candidato filo-occidentale Viktor Yushenko. Il presidente uscente Leonid Kuchma ha detto che qualsiasi divisione del paese è "inaccettabile" [Repubblica].

In attesa del responso della Corte Suprema.
Occhi puntati in Ucraina sulla Corte Suprema, chiamata oggi all'esame della dirompente disputa sulla regolarità delle elezioni presidenziali [Repubblica]. Ukraine's Supreme Court is considering claims of massive fraud in the presidential elections, amid calls to prevent the country breaking up [BBC].

Gli "orange" di nuovo in piazza: settimo giorno di proteste.
Frattanto sul palazzo della Corte stanno marciando in massa i sostenitori di Yushenko, tornati a radunarsi nel centro di Kiev dopo una notte di relativa pausa delle proteste, che proseguono ininterrottamente ormai da una settimana. Era stato lo stesso esponente liberale a incitare i propri seguaci a una nuova mobilitazione, per far meglio sentire ai giudici costituzionali tutto il peso del malcontento popolare per l'andamento della discussa consultazione.

Prove tecniche di repressione?
Il primo ministro Viktor Yanukovich ha detto oggi a Severodonetsk, nell'Ucraina orientale, che il paese è sull'orlo della catastrofe e ha esortato i suoi sostenitori a evitare un bagno di sangue. "Come primo ministro, vi dico oggi che siamo sull'orlo del precipizio. Manca poco a precipitarvi. Una volta che sarà versata la prima goccia di sangue diventerà impossibile fermarsi", ha aggiunto Yanukovich, il vincitore contestato delle controverse elezioni presidenziali [...] Si è riunito stamattina il Consiglio per la sicurezza nazionale per discutere della crisi elettorale. Presente al Consiglio il presidente Kuchma, mentre manca il premier Yanukovic, partito per l'est del paese per un congresso della minoranza russofona, che lo sostiene fortemente nel braccio di ferro con Yushchenko [Corriere della Sera].